Urbani torna dal Mondiale di discesa con una medaglia di bronzo e tanta soddisfazione
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E’ tornato alla Canottieri Comunali Firenze con una medaglia al collo, di bronzo e pesantissima, Federico Urbani, reduce dai Campionati Mondiali di discesa disputati a Muotathal in Svizzera.
In maglia azzurra, Urbani ha conquistato il terzo posto nella gara classica a squadre gareggiando a bordo del C2, il tipo di imbarcazione detta “canadese”, e non sul kayak che è la sua vera specialità.
Bellissimo il modo con cui questo terzo posto è maturato, con una collaborazione totale tra le anime della canoa italiana da discesa. La leggenda Vladi Panato infatti ha pagaiato disputando il suo ennesimo mondiale alla guida del gruppo di giovani atleti che contava i due specialisti della canadese Giorgio Dell’Agostino e Mattia Quintarelli oltre agli specialisti del K1 Federico Urbani, Davide Maccagnan e Andrea Bernardi, che sono saliti sul C2 per scatenare la caccia alla medaglia.
“Rientro dal mondiale molto soddisfatto del risultato nella classica individuale, che mi vede ancora una volta migliore italiano a pochi centesimi dalla top ten – racconta Urbani. Anno dopo anno cambiano i fiumi, la durata delle gare e gli avversari; questo risultato conferma una buona forma fisica e la mia ormai proverbiale poliedricità”.
La medaglia è arrivata scendendo il fiume su una barca che non è la tua specialità.
“La medaglia sul C2 è stata a dir poco inaspettata. Mi sono “prestato” volentieri alla canadese, complice la difficoltà del fiume che ha spinto alcune nazioni a non finire la gara e costretto altre a finirla “a nuoto”. Sicuramente questo bronzo è simbolo e frutto del forte legame d’amicizia e complicità che negli anni si è formato con i ragazzi della nazionale”.
Sei un atleta che va forte in gara classica ma anche in sprint è andata bene.
“La gara a squadre classica in K1 non è stata brillante ma le medaglie erano comunque fuori dalla nostra portata. Per quanto riguarda la breve distanza non posso dirmi completamente soddisfatto: la portata del fiume è cambiata negli ultimi giorni e qualche errore di troppo nella parte centrale del percorso mi ha lasciato fuori dalla finale a cui puntavo. Nonostante questo, i soliti pochi centesimi mi separano dal poter dire di essere stato il migliore italiano in gara, che è una importante consapevolezza. In gara a squadre purtroppo è stato un mio errore a portarci lontano dalle medaglie ma sono cose che capitano e l’abbiamo presa ugualmente bene”.